BEST FRIEND
scritto da Giuseppe Tantillo
con Claudio Gioè e Giuseppe Tantillo
scene Antonio Panzuto
costumi Alessandro Lai
luci Paolo Pollo Rodighiero
regista Daniele Muratore e Giuseppe Tantillo
produzione Bam Teatro
Debutto nazionale Roma Teatro Vittoria 29 gennaio 2014
Menzione Speciale 52^ Premio Riccione – Pier Vittorio Tondelli 2013
Cris e Davi hanno dieci anni e se lo dicono spesso, quasi fosse un mantra.
In questo bisogno di affermarlo, risiede la loro prima dichiarazione di libertà. Scegliere l’amico del cuore è infatti la prima grande decisione autonoma che la vita ci chiede di prendere. Da quel momento, ad ogni azione corrisponde una conseguenza e la ricerca di se stessi può avere inizio. Il racconto di tre stagioni della loro vita, in attesa dell’estate, scandisce un mondo di scoperte: l’amore, il sesso, la morte, la separazione.
“ … per il vibrante e disarmato lirismo della sua clownerie grottesca e surreale, capace di demistificare con piglio ludico il mito della eternità dei legami, con la totale inverosimiglianza del suo linguaggio e delle sue situazioni” (Menzione speciale Premio Riccione 2013)
APPUNTI DI SCENOGRAFIA
La scena di Best Friend è concepita secondo le regole immediate e simboliche del gioco. Ho pensato alla possibilità di liberare gli attori dal continuum spazio-temporale e dagli stretti nessi causali del testo, dando libertà alle azioni e alle parole, impastandole con i colori e la loro dirompente forza vitale.
Il mondo del gioco è una sfera singolare che affascina, seduce, ci libera dai vincoli e temporaneamente ci trasporta nella dimensione estremamente libera che vivono i due protagonisti di Best Friend.
Il tema del lavoro di Giuseppe Tantillo, che segue l’andamento delle stagioni, è un l’allegoria della leggerezza e mi ha facilmente ricordato gli haiku giapponesi e la loro estrema sintesi metrica e di contenuto. La scena può raccontare la dinamica dell’amicizia con semplici passaggi di astratte campate pittoriche e di segni istintivi, e lo scorrere del tempo non ha la necessità di riferimenti e didascalie.